Magazzino del negozio 'Lag Café'

Se mi dicono che parlo con “codice linguistico appropriato alla disciplina” mi devo offendere?

/2004/05/

Dopo aver letto questo (tramite link su ADDV), ci ho ripensato e ho deciso che anno e mese nel permalink non sono poi una idea così brutta, pensando a quando questo blog avrà (si spera) qualche decennio sul groppone e un archivio un po’ strutturato non farà certo male quando si vorrà recuperare vecchi articoli.

Penso che il cambio, a due giorni dal passaggio a Wordpress, non avrà rotto troppi link, tranne forse quello che mi ha fatto proprio Giovanni

Wordpressss

Trasferito tutti i post da Blogger a Wordpress, modificato tutti i caratteri che apparivano strambi nella conversione da UTF-8 a Latin.1 (ossia tutte le lettere accentate), approntato il nuovo url… a cambiare il template e tornare al design originale ci penso più tardi, ora a dormire prima che mi si impallino gli occhi!

Fermo restando che l’uccisione violenta è un crimine esecrabile, mi lasciano sempre esterrefatto le manifestazioni di stupore ed indignazione alla notizia che la gente mandata in guerra, talvolta, muore.

“Avete preso la mia anima, lasciatemi almeno il nome”

“Il Crogiuolo” di Arthur Miller come riflesso dell’animo umano; Salem come specchio del mondo; John Proctor, come l’uomo che rifiuta di piegarsi alla logica del dover confessare il falso pur di poter vivere, conscio che alla fine varrà soltanto il decreto di un giudice ben più potente e ben più misericordioso di quelli in terra.
Sarò parziale (come amico del regista e di alcuni attori devo esserlo, è nel contratto) ma penso che quello diretto da Marco Maccieri sia stato uno spettacolo veramente intenso e che l’intera produzione abbia saputo valorizzare al meglio il testo di Miller, nonostante il problema tecnico della ahimè scarsa visibilità dovuta al palcoscenico a livello delle poltrone.
Che dire, sono molto contento di aver visto l’anteprima di stasera al Regiò e aspetto con trepidazione la replica a settembre nel più consono, e meritato, spazio della Cavallerizza.

Oooooohhhhhhhhhhhhhhhhh!
Chi me la compra chi me la compra chi me la compra chi me la compra?

Parlare o non parlare del senso di abbandono e solitudine, della spocchia di chi va a vivere in grandi città quando si volta a schernire gli amici di un tempo, del senso di futilità che segue a ogni azione quando ti accorgi che, per essere fedele a te stesso, sei rimasto solo?

Ho finalmente terminato gli esami per questa sessione (nonostante l’inizio delle lezioni sia stato due settimane fa), chiusura con un voto ignominioso ma non avevo assolutamente voglia di rifare l’esame (seriamente, gente, cosa vi spinge a rifiutare un voto in un esame non di indirizzo?).
L’amaro in bocca è stato però cancellato dall’aver vinto su eBay il cd “Spirit” di Caroline Lavelle e dall’aver trovato il terzo cd della colonna sonora di The secret of Blue Water, che contiene i meravigliosi temi musicali della Nave da battaglia multifunzione N-Nautilus.
La prima vincita, in particolare, mi renderà più sopportabile il dover spendere 22 euro per importare il secondo cd di Caroline, ovviamente non disponibile tramite la normale distribuzione.

Se le finanze lo permetteranno penso che attingerò anche dal database di CD Baby, in particolare questa Cat Martino sembra interessante assai.

Oh, buon San Patrizio in ritardo. Per penitenza bevete tutti quanti una pinta di birra. Irlandese.

Da oggi sono aderente al prestito sociale Coop. Nonostante sia molto comodo per via delle spese di gestione assolutamente nulle, c’è qualcosa in esso che mi fa sentire vagamente Komunista.
Bandiera rossa la trionferà…

Nessuno lo pensa con serietà, ma siamo tutti parte di un grande altro, siamo tutti estranei ai disegni di qualcuno. È davvero bello. (by Ruggero)

Il cappellino azzurro della Fausta comprato a un euro al mercato. La sciarpa fucsia retinata di bianco della Lenny. La giacca verde di Enrico, con le stelle alpine. I colori risaltano sul candore.

Ho due giorni di pausa tra esami e lezione e si mette a nevicare.
E` un segno?

Ho scordato cosa volevo scrivere. Salvatemi dagli esami succhiacervello. :-/

Tramite inkiostro scopro il mini-mizer versione lego. Siccome non riesco a fare una versione di me decente, vi lascio in compenso una foto di Patrick McGoohan scattata evidentemente durante le riprese per Il Prigioniero:

foto legoIl numero sei sulla spiaggia del Villaggio; nella mano destra una pistola, nella sinistra una tazza di té preparata con sapienza.

Pare che un ex dirigente delle Ferrovie dello Stato finirà all’azienda gas-acqua locale. Già mi immagino quando si apriranno i rubinetti ed uscirà la voce registrata: “L’erogazione d’acqua - all’interno - due - è in ritardo - di - 30 minuti”.