Fiorella canta di Messico e nuvole dagli altoparlanti, is this love that I’m feeling?
Magazzino di January, 2004
Orchidea

Reggio Emilia, 2004
Oggi a casa di un amico ho visto una cosa carinissima, ristampa su cd di un vecchio album progressive (”Quella vecchia locanda“), confezionato in modo da essere una copia in miniatura dell’edizione in vinile, con tanto di fessura sul lato destro per inserire il disco e custodia di carta per lo stesso.
Unico neo, il cd non era tutto nero col bollino arancione in mezzo ma un banale grigio con le scritte nere.
«Non scrivo per una scelta minoranza, che per me non significa nulla, e nemmeno per quell’adulata entità platonica conosciuta come “Le Masse”. Entrambe astrazioni, così care al demagogo, in cui non credo. Scrivo per me e per i miei amici, e scrivo per alleviare il passaggio del tempo.»
– Jorge Luis borges
Dannen le
A ú-erin le regi
Rang ail le iestannen
Lû ail le tegin na hen.
Gwannach o innen ului
Ú lû erui, ului.
You have fallen.
And I cannot reach you.
Ever step I willed you on,
Every moment I lead you to this.
You never left my mind,
Not once, not ever.
Maratona del Signore degli Anelli all’Arcadia multiplex, arriviamo in ritardo di 45 minuti per via di una rotonda senza indicazioni per Melzo (si vede che i cartelli costano), al ritorno la macchina si ingolfa e non vuol partire e tra Parma e Reggio troviamo anche un lavori in corso che ci tiene fermi 20 minuti. Risultato: partenza da Reggio 12.15, ritorno ore 4.35 del giorno successivo.
Viaggio a parte, siamo incredibilmente sopravvissuti all’evento, più o meno 12 ore di cinema con mezz’oretta di pausa tra un film e l’altro. Giudizio molto positivo sulla extended delle Due Torri (Faramir rimane storpiato ma almeno diventa un po’ più coerente), gradevole, superiore agli altri due Il ritorno del re, anche se forse soffre un po’ verso il finale.
Il lamento di Eowyn al funerale di Theodred è meraviglioso.
“La tua parola preferita?”.
“Speranza”, risponde Fiorella.
“E che professione avresti intrapreso se non avessi fatto la tua?”.
“La professoressa, mi ci vedo come la professoressa buona”.
“E se il paradiso esistesse, cosa ti piacerebbe sentirti dire da Dio quando arriverai alle porte del cielo?”
“Mi basterebbe se dicesse che sono stata onesta”.
Ha smesso di nevicare, tutto calmo e silenzioso. I lampioni si riflettono sulle nubi e il cielo è tutto di un arancione pallido e bellissimo da vedere, un tramonto fuori tempo massimo, splendido.


Devo aver focalizzato abbastanza: pochi istanti dopo che la lampadina della mia abat-jour si è fulminata ha cominciato a nevicare copiosamente su tutta la zona, imbiancando piacevolmente case, tegole e pini. Il mio animo romantico gioisce e tripudia alla vista, quello pratico si rallegra che domani non devo uscire di casa.
Preda della noia, mi immagino la pioggia che batte contro i vetri, gocciola gentile e scende sul davanzale, nubi che si addensano, lo scroscio del temporale che si abbatte sul tetto, il vento che ulula. Chiudo gli occhi, focalizzo, imprimo l’immagine nella mente, mi lascio trasportare e mi calmo. Il mondo sembra più accettabile, ora.
Oggi alla ricerca di un paio di scarpe approfittando dei saldi, com é che nessuno fa più stivaletti scamosciati? Si trovano solo quegli obbrobri incroci con scarpe da ginnastica o lucidissima e scagliatissima pelle.
Terminato il restyling del mio sito personale (Axaxaxas Mlö), spero che sia un po’ più navigabile e leggero.
Ora vado all’uni, che noia le lezioni all’ora di pranzo, soprattutto quando sono le uniche della giornata. Datemi un martello…
Cofanetto di Leonard Cohen contenente: “Death of a ladies’ man”, “Recent songs” e “The future”, abilmente messo in conto a mio padre mentre facevamo spesa.
Sono tentato dal cofanetto degli Electric Light Orchestra ma non li conosco molto, voi che dite, compro?

