Magazzino di June, 2004

A (little more) distant bell

Evidentemente vende bene perché, tra il momento in cui ho iniziato la transazione e quello in cui ho inviato l’ordine, è riuscito ad andare fuori stock.

Spero arrivi entro il 12, così da farci imprimere la firma svolazzante di Caroline nel dopoconcerto…

Cooman??

Ringrazio di aver letto i libri in inglese, perché penso che avrei ruggito di indignazione nel sentire che Sybil Trelawney è diventata in italiano Sibilla Cooman (mi pare che il film usi l’originale; se no, devo averlo filtrato in automatico dalla vergogna).
Capisco (non è vero ma mi adeguo) le necessità di adattamento per i poveri bambini decerebrati italiani che potrebbero morire di shock leggendo il nome originale, ma mi chiedo cosa abbia fatto alla traduttrice la povera Sibilla cumana per storpiare il nome suo e della Trelawney in un colpo solo.

Dopo Dumbledore che diventa Silente e la McGonagall che diventa di McGranitt (in effetti è una traduzione che fa restare di sasso) viene davvero da chiedersi come ha fatto Harry a non diventare Enrico Vasaio.

NetPreserve, conserva della rete

In merito al post precedente sono andato a vedermi un po’ il sito di netpreserve, questo ente che si propone munificamente di archiviare completamente il web - che noi lo vogliamo o meno.

Per cercare qualche informazione dettagliata è necessario andare a ravanare tra le mission dei singoli workgroup, il che non rientra nella mia definizione di trasparenza, ma tant’è. Il meglio viene leggendo.

The objective of the Deep Web Working Group is to identify strategies and produce tools for archiving web content which is inaccessible to crawlers.

[cut]

  • Tools for the ingestion of deposited databases and document archives into a long-term preservation format
  • The provision of access tools to search and navigate these structured data archives (which are stored as XML) via the web
  • Tools for the extraction of content from deep web sites where no contact with provider is available

Cominciamo malissimo, con questa dichiarazione esplicita di intenti di violare i mezzi esplicitamente usati dall’autore del sito per evitare il crawling e l’harvesting, peggio del peggiore spammer. Tralasciamo il proposito di “flattening” dei database e di indicizzazione dei siti nascosti.

Google this people are not.

Passiamo adesso all’Access Tool working group:

The Access Tools Working Group will focus on initiatives, procedures and tools required to provide immediate access and to preserve the future access to Internet material in a web archive.

  • Access tools required for quality control of archived internet material;
  • Access tools for the analysis of the content of the archived internet material;

Come dire, tutti i miei contenuti web sono letti, analizzati, indicizzati ed immediatamente disponibili a chiunque voglia leggerli. Il mio diritto di renderli inaccessibili, privati, o disponibili solo per un certo tempo non conta.
Su un dato minore, counter e statistiche non saranno più affidabili perché non terranno conto di chi legge dall’archivio.

Passiamo ora al gruppo interessante, quello che dovrebbe smentire le mie preoccupazioni e dirmi che i miei contenuti saranno trattati con la stessa disciplina con cui io li ho protetti, e che il mio diritto sulla copia è (se voglio) rispettato come da normative internazionali e da licenza d’uso del sito.

Content Management Working Group

Information about this working group will be provided soon.

Sorridete, siete su candid camera.

Io intanto continuo a tenere (per tutto ciò che non è distribuito sotto by-nd-nc) il mio bel disclaimer sul divieto di copia da parte di chiunque non sia un privato.
(Anche gli altri possono copiare. A pagamento.)

A distant bell

Il terzo cd solista di Caroline Lavelle, A distant bell, è uscito oggi ed è disponibile per l’acquisto su CD Baby, mentre arriverà nei negozi (anche italiani) a settembre e sarà seguito da un tour della nostra.

Trackback

I trackback su Cube Mall adesso funzionano.
Mannaggia a chi ha pensato fosse una mossa intelligente salvarli nel database di Wordpress in mezzo ai commenti.

Blood heat

Nuovo episodio di Lady Blonde: Blood Heat

Firenze: non mandateci i siti web

A quanto pare la biblioteca di Firenze, ben prima del vigile Urbani, si è accorta dell’assurdità del richiedere ai gestori dei siti web di mandare ai suoi archivi copie fisiche degli stessi, e ha infatti indetto un comunicato con il quale invitano a non inviare copie al loro indirizzo.

Cito:

“La legge 106/2004, allineando la legislazione italiana a quella dei Paesi più avanzati, dispone la raccolta e la conservazione dei siti web (come di tutte le altre pubblicazioni digitali), con la finalità di conservare la memoria della cultura e della vita sociale italiana.

La legge prevede che venga emanato entro sei mesi un regolamento di applicazione, ma si può anticipare che le biblioteche nazionali stanno cooperando a livello internazionale e che concordemente indicano nell’harvesting - ossia nella raccolta delle pagine web effettuata tramite un software (crawler )- la modalità più efficiente e sostenibile di deposito. In pratica con questa tecnologia chi pubblica siti web liberamente accessibili in rete non deve “depositare” assolutamente niente: è il crawler gestito dall’istituzione depositaria che provvede a “raccogliere” il sito web (per maggiori informazioni su archiviazione del web e cooperazione internazionale: http://netpreserve.org)”

Ammirevole la chiarificazione di intenti e conforta vedere che c’è qualcuno in Italia che ha almeno una vaga idea di come funziona la rete. L’unico dubbio rimane sempre sulle solite questioni: e se io non voglio che esistano copie oltre a quelle del mio sito? e se voglio far sparire dal web una certa cosa perché non ritengo sia più espressione di me stesso? ma questo crawler magico rispetterà il no-archive?

Ai poster(i) l’ardua sentenza.

Dedicato a…

…chi ama le barre degli strumenti con diecimila iconcine per fare qualsiasi cosa.

One (token) ring to rule them all…

Token ring o Tolkien ring?

Il mondo del Fubbs

Un teatrino virtuale, uno spettacolo di marionette, una radio di antiquariato e un’aria ottocentesca: il mondo del Fubbs

Niusssss!

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Libere le GIF!

Paolo Attivissimo (nomen omen) scrive un interessante articolo su Apogeo Online riguardo la vita e le tribolazioni dell’algoritmo LZW, esempio eclatante di come il sistema di brevetti sul software comporti esclusivamente danni, e non vantaggi, ai piccoli imprenditori ed agli autori di software gratuito.

Il nuovo Fox Mulder?

Di sicuro le spara abbastanza grosse

BOINC!

Esce dalla beta BOINC, la nuova infrastruttura per il computing distribuito di Berkeley, e contemporaneamente inizia la migrazione del primo progetto ufficiale per la piattaforma, ossia il SETI@Home. Il client per Windows è sempre accompagnato dal solito screensaver, disattivabile, che però non è così leggibile come il precedente visto che continua a ballonzolare in 3D per lo schermo. Manca invece un service per Windows che, a detta loro, uno dovrebbe compilarsi da solo con Visual Studio .Net, strumento tipicamente in mano all’utente comune…

La parte interessante di BOINC è che, in futuro, sarà possibile utilizzare più progetti (come Folding@Home, che si è già infiltrato all’interno della Google Toolbar) in contemporanea con un solo client, dedicando ad ognuno la percentuale di cpu che desideriamo ed evitando i conflitti di priorità.

La vecchia versione del SETI@Home continuerà a funzionare sino a fine anno, quando il progetto verrà migrato completamente su BOINC.

Potter Puppet Pals

Son vecchiotti ma fan sempre ridere :)