And I’m in love with being in love
Domani è il gran giorno in cui una ottima cantautrice e violoncellista (suvvia, se seguite queste pagine da un po’ sapete di chi parlo e se non lo sapete il link vi può aiutare) avrà finalmente la possibilità di mostrare la sua arte agli italiani.
Ahimè, il contesto non è proprio ideale: persino la sagra della castagna si adattava meglio al suo tipo di musica che il Capodanno celtico, dove in teoria il sound ricercato è -manco a dirlo- celtico, mentre Caroline (azz, l’ho detto) spazia senza problema dal tradizionale all’elettronico ma il celtic vero e proprio lo sfiora appena appena di striscio.
Il sottoscritto -in viaggio con vari libretti dei cd da far firmare, ovviamente non tutti miei (ir.sub.)- si dovrà fare anche una tiratona unica in automobile da solo, non avendo trovato alcun ospite per la notte, e chi sa quanto amo guidare potrà immaginare quanto ciò mi indisponga, e quanto avrò rotto le scatole a chiunque abbia avuto la sfortuna di capitare sulla mia strada.
Purtroppo la coincidenza di ponte e Lucca Comics non ha giovato: tutte le mie conoscenze milanesi si sono, giustamente, defilate dalla città esattamente in questi giorni.
In altre tangenti, Lady Blonde e altre cose scritte hanno avuto un temporaneo rallentamento (non arresto: mettete giù i fucili) per via di un mio momentaneo ritorno di fiamma verso l’altra mia passione, il disegno. Il responsabile di tutto questo non è difficile da rintracciare seguendo le mie tracce telematiche, quindi potete inoltrare direttamente a lui ogni lamentela.
But the best love has no time; no forwards, backwards but only now. It’s strong arms hold you when you walk and if you fall you’re always caught.



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